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Domande frequenti


Spunto DOMANDA.
Voi che partecipate alla Messa tradizionale, siete scismatici, eretici, apostati, sedevacantisti oppure siete nella Chiesa?


Spunto RISPOSTA.
Questa domanda ci permette di chiarire ancora una volta la nostra natura associativa.
Noi non siamo né scismatici, né eretici, né apostati, né sedevacantisti; infatti:
  • Gli scismatici rifiutano la sottomissione al Sommo Pontefice o la comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti. (Ad es. gli ortodossi).
  • Gli eretici negano apertamente una verità che si deve credere per fede cattolica come rivelata da Dio, oppure rimangono ostinatamente dubbiosi su di essa (ad es. negare un dogma).
  • Gli apostati ripudiano totalmente la fede che una volta professavano (ad es. un cattolico che disgraziatamente diventa ateo).
  • I sedevacantisti rifiutano di riconoscere nel Romano Pontefice il successore dell’apostolo S.Pietro, primo Papa, costituito tale direttamente da Nostro Signore Gesù Cristo.
Noi non apparteniamo a nessuna di queste quattro categorie, ma, in piena comunione con la Chiesa, seguendo una ben precisa legge della Chiesa, preferiamo partecipare alla Santa Messa e ai Sacramenti celebrati secondo la liturgia tradizionale della Chiesa, pur riconoscendo la validità, la santità e la liceità del rito romano anche nella forma ordinaria, così come precisato anche nell'istruzione applicativa "Universæ Ecclesiæ" al numero 19: "I fedeli che chiedono la celebrazione della forma extraordinaria non devono in alcun modo sostenere o appartenere a gruppi che si manifestano contrari alla validità o legittimità della Santa Messa o dei Sacramenti celebrati nella forma ordinaria e/o al Romano Pontefice come Pastore Supremo della Chiesa universale.".



Spunto DOMANDA.
Voi partecipate alla Messa preconciliare. Siete "Lefebvriani"?


Spunto RISPOSTA.
Assolutamente NO. La partecipazione alla Santa Messa celebrata tradizionalmente é regolarmente permessa dalla Chiesa.
Proprio per questo ci sono organismi come la Fraternità Sacerdotale San Pietro o l'Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote, che hanno come proprio carisma la celebrazione della Santa Messa e dei Sacramenti secondo la liturgia romana tradizionale.
A maggiore tranquillità di chi legge, va anche detto che entrambi gli organismi citati, sono stati elevati alla dignità di diritto pontificio.
Ci sono quindi diverse realtà, non "Lefebvriane" che celebrano tradizionalmente, perché la Chiesa lo permette.
Perciò noi stiamo facendo quanto necessario per poter ottenere questo tipo di celebrazioni. Va anche detto che la Messa é sempre Messa, a prescindere dalla liturgia.
Inoltre, non è propriamente corretto definire la Messa tradizionale come “preconciliare” in quanto questa stessa Messa era celebrata anche da tutti i padri conciliari, anche durante l’ultimo Concilio.



Spunto DOMANDA.
Perché chiedere la Messa in latino, visto che il concilio ha abolito l’una e l’altro?


Spunto RISPOSTA.
Questo è un vecchio luogo comune, che tanti danni ha causato alla Chiesa: infatti, come si può leggere nella costituzione conciliare sulla liturgia "Sacrosanctum Concilium" il C.E.V.II (Concilio Ecumenico Vaticano II) non ha mai abrogato né il messale tradizionale del 1962, né il latino, né il canto gregoriano. Al contrario si dice che l’uso del latino debba essere conservato nei riti latini e che la Chiesa tiene in grande considerazione il canto gregoriano.



Spunto DOMANDA.
Come possiamo capire la Messa se non abbiamo studiato il latino?


Spunto RISPOSTA.
La comprensione di cosa sia la Santa Messa, passa anche, ma non soltanto, per la comprensione della lingua della celebrazione.
La prima cosa da tenere presente, mentre si partecipa alla celebrazione della Santa Messa è che essa non è una festa, un luogo di ritrovo o un momento per socializzare. Certamente, noi, specialmente la domenica, ricordiamo la resurrezione del Signore e ce ne rallegriamo, certamente prima e dopo la Messa, -ben inteso- fuori dalla chiesa, si ha occasione di incontrarsi, ma, nella chiesa, durante la Santa Messa, ci troviamo innanzi tutto uniti nel culto dovuto a Dio ed al cospetto della sua Presenza Reale, prima durante e dopo la Messa. Tutte le altre cose sono, eventualmente, una conseguenza.
Non capiremo mai abbastanza cosa sia la Santa Messa, ma sappiamo che, in ogni Santa Messa si rinnova realmente, senza spargimento di Sangue, il Sacrificio di Cristo Gesù sulla Croce. L’unico e perfetto Sacrificio che Nostro Signore Gesù Cristo ha compiuto di se stesso sul Golgota, offrendosi al Padre per la nostra Salvezza e per riacquistarci l’adozione a Figli di Dio e la vita eterna, perdute a causa del peccato originale (colpa realmente commessa dai nostri primogenitori, da noi contratta, non commessa, ma della quale portiamo tutte le conseguenze, anche dopo che viene cancellata per mezzo del santo Battesimo), questo Sacrificio, si rinnova sull’altare, dove Nostro Signore, durante la Santa Messa, si offre nuovamente in Sacrificio a Dio Padre (in unione ai nostri) per tramite del sacerdote. Questa è una base fondamentale ed imprescindibile per dire di “capire” la Santa Messa.
Chi ha problemi col latino può usare uno dei tanti messalini bilingue, e comunque siamo ben contenti di potervi aiutare a prendere confidenza con questa liturgia, sia con il materiale che mettiamo a disposizione in questo sito, sia rispondendo a tutte le vostre domande tramite e-mail. Dopo un certo periodo, una volta imparate le parti “fisse”, tutto sarà molto più facile.
Inoltre, già il Messale del 1962 consente che le letture siano proclamate o solo in latino, od in latino con a seguito la traduzione, o solo nella lingua locale dei fedeli.



Spunto DOMANDA.
Che bisogno c’è della Messa in latino ai giorni nostri?


Spunto RISPOSTA.
Pensiamo che l’uso della lingua latina nella celebrazione della Santa Messa sia una risorsa, ancora di più ai giorni nostri, dove, causa la globalizzazione e l’aumentato impatto dei mass media, il significato e/o il senso delle parole, nelle lingue di uso quotidiano dei fedeli rischia di essere percepito da ognuno con sfumature diverse; inoltre, ponendo il caso che ci si trovi a dover viaggiare, si dovrà conoscere la lingua di ogni luogo visitato, per poter partecipare alla Santa Messa, mentre invece, se la Messa viene celebrata in latino, ogni cattolico, mentre partecipa alla Santa Messa si sentirà in un certo senso più “a casa” e non avrà problemi di comprensione. Va anche detto che, anche nella forma Novus Ordo Missæ è possibile celebrare in latino, ma la nostra associazione intende sensibilizzare sulla riscoperta della Messa celebrata secondo Messale del 1962.



Spunto DOMANDA.
C’è bisogno di permessi particolari per poter avere una celebrazione tradizionale della Santa Messa in parrocchia?


Spunto RISPOSTA.
Altra domanda che ci permette di ribadire ulteriormente una cosa importantissima e di far cadere un altro luogo comune.
La risposta è NO.
Per poter partecipare alla celebrazione della Santa Messa tradizionale nella propria parrocchia, non c'é bisogno di alcun permesso particolare, secondo quanto dicono i documenti in merito.
Il Motu Proprio “Summorum Pontificum cura” infatti, ha liberalizzato la Messa tradizionale.
Art.2 - “Nelle Messe celebrate senza il popolo, ogni sacerdote cattolico di rito latino, sia secolare sia religioso, può usare o il Messale Romano edito dal beato Papa Giovanni XXIII nel 1962, oppure il Messale Romano promulgato dal Papa Paolo VI nel 1970, e ciò in qualsiasi giorno, eccettuato il Triduo Sacro. Per tale celebrazione secondo l’uno o l’altro Messale il sacerdote non ha bisogno di alcun permesso, né della Sede Apostolica, né del suo Ordinario.”
Art. 4 - “Alle celebrazioni della Santa Messa di cui sopra all’art. 2, possono essere ammessi – osservate le norme del diritto – anche i fedeli che lo chiedessero di loro spontanea volontà.”

Circa il Triduo Sacro, riportiamo quanto prescrive l’istruzione applicativa Universæ Ecclesiæ al n.33. “Il coetus fidelium, che aderisce alla precedente tradizione liturgica, se c’è un sacerdote idoneo, può anche celebrare il Triduo Sacro nella forma extraordinaria.”

Come si è detto, il Motu Proprio “Summorum Pontificum cura” ha liberalizzato la Messa tradizionale, questo vuol dire che, se prima della sua promulgazione era necessario raggiungere un ben preciso numero di fedeli anche solo per poter chiedere al Vescovo il permesso alle celebrazioni, ora non c’è un obbligo di un ben preciso numero di fedeli interessati.
La Messa tradizionale può essere celebrata in qualunque parrocchia, da qualunque sacerdote cattolico di rito latino che sia idoneo alla celebrazione.
Se in una parrocchia, un gruppo di fedeli chiede al parroco di poter partecipare alla Messa tradizionale ed il parroco sa celebrarla, la Messa può essere celebrata ed il Vescovo del luogo sia informato delle celebrazioni, anche tenendo conto del n.14 dell’istruzione applicativa Universæ Ecclesiæ: “È compito del Vescovo diocesano adottare le misure necessarie per garantire il rispetto della forma extraordinaria del Rito Romano, a norma del Motu Proprio Summorum Pontificum cura.”

Per quanto quindi a nostra conoscenza, secondo i documenti, salvo gravi e giustificati motivi, non esiste una norma che possa portare all’impedimento di queste celebrazioni. Ci teniamo a precisare che comunque, nel momento in cui non si riesca a trovare un sacerdote disponibile, ci si dovrà rivolgere in primo luogo al Vescovo, il quale, a motivo della sua sollecitudine pastorale saprà provvedere un sacerdote ed eventualmente una chiesa adatta alla celebrazione.



Spunto DOMANDA.
C'é un sacerdote disponibile a celebrare ma non possiamo recarci nella sua parrocchia. Il sacerdote può celebrare nella nostra parrocchia?


Spunto RISPOSTA.
Assolutamente si, ma é necessario che il sacerdote invitato abbia il permesso di celebrare da parte del parroco a cui é stata assegnata la parrocchia, altrimenti non é possibile. Occorre inoltre mettere il Vescovo a conoscenza di questo fatto.



Spunto DOMANDA.
Non appartengo alla Diocesi di Oristano. Posso comunque unirmi a voi?


Spunto RISPOSTA.
CERTO!!! I documenti in proposito, sono favorevoli anche a questa ipotesi, pertanto possono iscriversi alla nostra associazione anche fedeli appartenenti a diocesi diverse dalla nostra! Sarete tutti benvenuti!



Spunto DOMANDA.
L’iscrizione all’associazione è gratuita?


Spunto RISPOSTA.
Assolutamente SI! Inoltre è escluso ogni fine di lucro. Scopo primario della nostra associazione è la maggior gloria di Dio, cercando di rendere un servizio alla Chiesa e nella Chiesa.



Spunto AVETE ALTRE DOMANDE? Scriveteci all’indirizzo info@straordinaria.net e cercheremo di rispondervi nel più breve tempo possibile.
Le domande più ricorrenti saranno aggiunte alla lista di questa pagina.


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